La patologia benigna è la più frequente in ambito ginecologico e, in buona parte dei casi, richiede un intervento chirurgico per la sua risoluzione. Si tratta, per lo più di interventi di routine per il ginecologo. Ma se da un lato la difficoltà tecnica non è elevata dall’altro più sentita è la necessità di poter eseguire queste procedure mediante chirurgia mini-invasiva (ad es. laparoscopica). Ne sono un esempio le cisti ovariche, i miomi o fibromi. In alcuni casi, però, la chirurgia laparotomica è inevitabile, ad esempio in presenza di miomi di grandi dimensioni o quando il numero e le dimensioni dei fibromi trasformano l’utero in un organo di dimensioni eccessive per la chirurgia mini-invasiva. 

Un capito a parte è il trattamento dell’endometriosi. Questa, pur essendo una patologia benigna, oltre a poter essere invalidante per la paziente, può rappresentare un certo grado di complessità quando affrontata chirurgicamente. Di nuovo la chirurgia mini-invasiva è da preferirsi ma in mani esperte.